28/07/2015
Adesso capisco perché così tanti hanno usato il detto “vedo lontano perchè sono un nano che sta sulle spalle di un gigante”.
Effettivamente quando trovi una nuova chiave di lettura, per quanto semplice e coerente possa essere, se questa cambia un po’ le carte in tavola ti sembra davvero di vedere più in la’ di quanto fino ad ora è stato fatto dagli altri. Ma il problema nasce quando questi “altri” si chiamano Ichazo, Naranjo ma soprattutto Gurdjeff.
Il problema sta proprio qui, nella lettura, interpretazione e re inquadramento di quell’antichissimo strumento portato alla conoscenza del grande pubblico proprio da questi ultimi tre: l’ENNEAGRAMMA.
Di tutto è stato scritto sull’enneagramma, e ognuno di coloro che l’hanno fatto hanno portato qualcosa di nuovo e di profondo nella sua comprensione e quindi in quella dell’animo dell’uomo.
Quello che è successo ora è che l’enneagramma è stato riabilitato a qualcosa di più grande. Capiamolo insieme.
In ultima analisi l’enneagramma altro non è che la descrizione, la rappresentazione delle nove tipologie caratteriali dell’uomo, ognuna di esse dominata da una pulsione di base tra quelle indicate nei 7 vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia e accidia. Gli enneatipi (così vengono chiamati gli appartenenti ad una delle nove tipologie dell’enneagramma) in buona sostanza fondano il loro vissuto, il loro percorso di vita, il loro carattere in buona sostanza sul filtro che una di queste 7 pulsioni mette loro davanti agli occhi (in realtà in una zona ben definita del loro cervello, ma questo sarà un altro articolo).come è successo anche a me, vi starete chiedendo: ma se gli enneatipi sono nove e i vizi sono sette, i conti non tornano! Effettivamente sembra così ,ma in realtà la paura e la vanità caratteristici degli enneatipi 6 e 3 altro non sono che sfumature di transizione degli altri vizi nel percorso evolutivo che l’enneagramma descrive. Ovviamente e fortunatamente queste nove tipologie sono specifiche anche per altrettanti punti di forza, che vanno a delineare come queste personalità vengono in aiuto al disegno del mondo per come è. C’è l’altruista, l’artista, l’eremita e via così. Ma vediamoli brevemente uno per volta. E poi capiremo perché.
Tratto da IL DISEGNO UNIFICATO DI TUTTO (pag. 285-287).
E1: è la tipologia caratterizzata dall’ira. La profonda rabbia che queste persone provano è soprattutto rivolta verso le ingiustizie e verso ciò che è sbagliato. Ecco perché diventano maniaci del controllo e del perfezionismo. Proprio per questo la frase che meglio li caratterizza, come nota Manuele Baciarelli (ideatore dell’enneagramma biologico), è “le cose o si fanno bene o non si fanno!”. Come è normale che sia, costoro nutrono una forte repulsione verso quello che a loro sembra “sporco”, qualsiasi cosa esso possa significare, anche dal punto di vista igienico-sanitario.
E2: queste persone sono dominate dalla superbia e dall’orgoglio, motivo per cui sentono il bisogno di aiutare chiunque. Questo perché sentirsi poi dire grazie li fa sentire gratificati, come se senza di loro il mondo sarebbe invivibile e senza amore. Ne deriva che questa è la tipologia più sensuale e seduttiva, dato che il primo passo per farsi riconoscere da qualcuno è attirare questo qualcuno verso di sé.
E3: l’enneatipo E3 è il vanitoso, colui che ha bisogno di mettersi sempre in mostra davanti a tutti, così che tutti possano ammirare la sua presenza. A tutti i costi, anche al costo di ingannare gli altri per mostrarsi esattamente come capisce che gli altri lo vorrebbero, per considerarlo il meglio sulla piazza.
E4: il 4 è l’invidioso. Proprio per questo si sente sempre autosvalutato, dato che invidiare qualcuno è un riconoscimento di essere nella carenza di qualcosa. Per poter essere percepito come bisognoso, così che gli altri gli diano quello che a lui manca e che lui invidia, diventa “portatore sano” di ogni patologia esistente sulla faccia della Terra. Del resto, quale modo migliore di farsi “dare” che non quello di mostrarsi vittime sofferenti? E di solito funziona…
E5: costui è l’avaro, il distaccato, che ha deciso che siccome nessuno gli dà, anche lui non si darà più a nessuno. Bene che sia così per il genere umano dato che questo atteggiamento produce quei genialoidi che si rintanano in sé e producono invenzioni e teorie che spingono l’umanità in avanti. Se uno non si ritirasse dal mondo non starebbe tutto il giorno in camera a studiare, del resto.
E6: il 6 è il pauroso. È quella tipologia di persona che incarna il motto biologico “attacca o scappa”. Di fronte alla minaccia, che lui vede da tutte le parti, non sa cosa scegliere e che posizione prendere dato che, da buon pauroso, non è in grado di accettare serenamente quello che potrebbe accadere.
E7: la gola per antonomasia. Di qualsiasi cosa, non ne ha mai abbastanza e quindi, appena capisce che non può saturare il suo bisogno, scappa e si mette a fare e a cercare qualcosa d’altro, non portando mai a termine niente. Infatti sono 5 anni che dico che scriverò questo libro e non l’ho mai fatto. E adesso che ho iniziato ne ho contemporaneamente cominciati altri due che verranno dopo. E vedremo se riuscirò a finirne almeno uno…
E8: siamo nel campo della lussuria. L’8 è il capobranco, colui il quale deve essere sempre davanti agli altri ostentando se stesso in un modo o nell’altro. Tutti devono restare affascinati dalla sua posizione e dal suo potere. Nel branco quindi le femmine sono sue prima che degli altri. Lo ius prime noctis credo l’abbia inventato un 8.
E9: qui la pigrizia la fa da padrona. Queste personalità danno a tutti senza davvero chiedere nulla in cambio, perché a loro basta che tutti siano felici, in modo che non si mescolino troppo le carte in tavola, e tutto possa restare fisso e statico così com’è. Infatti sono i più restii al cambiamento, e piuttosto che cambiare le cose, si adattano loro.
Come spiegato da Ichazo e Naranjo, e molto ben sviluppato da Manuele Baciarelli con la sua teoria biologica, ognuna di queste nove personalità può svilupparsi in tre classi di sottotipi. Quindi in tutto nove personalità e tre sottotipi per ognuna fanno 27 possibili personalità riconosciute.
Adesso ci divertiamo, perché i sottotipi sono il CONSERVATIVO, il SESSUALE e il SOCIALE.
Fin qui tutto da protocollo ampiamente sperimentato, ma il problema è che ci dimentica troppo spesso di come l’enneagramma fosse nato in origine, qualsiasi sia questa origine, per descrivere “un cammino”, un percorso che potesse permettere all’uomo di ripercorrere tutti i passi che lo potevano portare il più vicino possibile alla visione che Dio stesso aveva del creato. Per aiutare questa comprensione il simbolo dell’enneagramma traccia dei collegamenti interni al cerchio che descrive le nove personalità, per facilità o similitudine di intenti. Il vedere dove le linee di collegamento andavano, ci avrebbe potuto fornire una idea di come avremmo dovuto cominciare ad andare, a spostarci per poter vedere finalmente il mondo con gli occhi di qualcun altro, diverso dalla nostra personalità limitata.
Solo un problema: l’idea che Dio ha del creato racconta una storia diversa da questa. Mi spiego meglio. L’enneagramma come detto ha origini antichissime, si parla di migliaia di anni. Epoche nelle quali era indispensabile mantenere delle distanze tra il nostro essere umani e la divinità che per quanto nostro stampo madre (.. facciamoli a nostra immagine e somiglianza..) non avremmo mai potuto eguagliare. Ecco perché ci veniva detto che nella migliore delle ipotesi avremmo potuto divenire capaci di stare un po’ in tutte le personalità, con qualcosa di ognuna di esse, per avvicinarci quanto il più possibile al mondo di Dio. Ma badate bene: quanto più possibile è molto diverso dal DIVENIRE il mondo di Dio.
Siamo nell’era della fisica quantistica e oramai è un dato di fatto che TUTTA la realtà che ci circonda è il frutto di una interazione di coscienza focalizzata su delle idee che, ancora in forma di onde di probabilità, si sono rese manifeste solo per la nostra scelta di volerle in un certo modo (trovate una spiegazione esauriente del fenomeno in un articolo del blog www.ildisegnounificatoditutto.it ). Ogni cosa che esiste è il risultato dell’interazione di una osservazione che ha reso tangibile ciò che prima era solo un’ idea. E qui diventa indispensabile l’enneagramma. Perché se è vero che la nostra realtà è il risultato della nostra osservazione intenzionale, è inevitabile che finchè restiamo bloccati in un enneatipo per esempio 6, magari conservativo, dominato dalla paura, continueremo ad interagire con il mondo delle possibilità caricandoci sopra la paura, e quindi creeremo inevitabilmente solo realtà che di fatto, ci crea ancora più paura. E’ il nostro potere creativo che ci fa questo regalo. Quindi basta sapere come cambiare il modo di considerare se stessi e le proprie pulsioni per cominciare a cambiare il mondo che ci circonda e la realtà manifesta che sperimentiamo. Questo è quello che l’enneagramma ci spinge a fare.
La bellezza del vivere in questo periodo storico ci regala la possibilità di incrociare questi dati con ciò che la scienza ha dimostrato a riguardo della creazione di tutto ciò che è.
Oramai dal preciso momento fuori dal tempo delle fluttuazioni quantistiche che abbiamo chiamato Big Bang fino alla formazione dello schermo che state guardando, ci è stata raccontata la storia drammatica e meravigliosa dell’aggregazione della materia.
In pratica ci è stato raccontato come DIO HA DECISO DI SPERIMENTARE SE STESSO ATTRAVERSO GLI ATTI DI OSSERVAZIONE INTENZIONALE CHE HANNO DATO VITA AD OGNI SINGOLA PARTICELLA CHE SI E’ AGGREGATA FINO A DIVENTARE CIO’ CHE SIAMO IN QUESTO MOMENTO!
La cosa stupefacente è proprio imparare a conoscere l’evoluzione degli enneatipi all’interno della creazione fisica e quindi biologica che dal mondo delle idee si è resa manifesta in ciò che siamo. Ed è impressionante come ogni passaggio evolutivo descrive ESATTAMENTE un particolare enneatipo. Solo che la moderna scienza degli ultimi 4000 anni ci ha permesso di verificare come le sequenze di spostamento da un enneatipo ad un altro, a lui evolutivamente seguente, siano diversi da come fino ad oggi ci sono state raccontate.
In parole povere: se la realtà si manifesta dal pensiero, e il pensiero è frutto del percepito che si ha di se stessi, altrimenti detto personalità, significa che leggendo come si è formata la materia fino ad oggi siamo in grado di leggere il dispiegarsi delle personalità che la creazione ha deciso di sperimentare per se stessa! E vedrete come l’ha fatto esattamente utilizzando le nove tipologie con i suoi 3 sottotipi!
In fondo vedrete che i celti ci avevano già informato di questa cosa… vi do’ solo un anticipo.
Da li’ tutto sarà un gioco da ragazzi, perché capito chi siamo noi in questo momento, capiremo quale è il vestito che dobbiamo cominciare ad indossare per iniziare a cambiare in linea con il percorso che la natura, la materia ed il PENSIERO PRIMO ha scelto per questa particolare linea di realtà in cui siamo! E se rientriamo nel flusso del pensiero della creazione possiamo continuare anche noi espanderci come di fatto l’universo sta continuando a fare da almeno 13,7 miliardi di anni ad oggi senza sosta! E noi stiamo qui a cercare di vivere fino a soli 120 anni…
Quindi reset e si ricomincia da capo:
Riprendiamoci il potere creatore sulle nostre vite!
Per ulteriori info o per approfondire l’argomento consultando il libro Il disegno unificato di tutto, visitate il sito www.ildisegnounificatoditutto.it e restate sintonizzati.
[1] Da ora in avanti la “E” significherà Enneatipo, con il numero della classe di appartenenza subito dopo.