16/10/2016
Sarà l’articolo più breve che abbia mai scritto.
Troppo spesso nelle pubblicità di libri e seminari di supposte terapie alternative si trova in bella mostra la dicitura “connessione corpo-mente”. Bene, nulla potrebbe essere più pericolosamente deviante di questo concetto.
Sono state spese quantità di ore di lavoro incalcolabili, ricerche infinite, intere vite sono state dedicate a sviscerare la relazione esistente tra vissuti psichici e sintomi organici: oramai anche il più integralista dei baroni accademici della medicina tradizionale vi dirà che in effetti lo stress favorisce l’insorgenza dell’ulcera.
Bene, perché se una regola è una regola deve essere applicabile sempre. E devono quindi esserci dei precisi vissuti psichici responsabili delle manifestazioni sintomatiche del nostro corpo.
Fin dagli anni ’80, agli arbori delle moderne tecniche di neuroimaging, la risposta del cervello che avviene simultaneamente al manifestarsi di una qualsiasi alterazione di comportamento dei tessuti del corpo, non si è più potuta mettere in discussione. O meglio, qualcuno ancora lo fa: la faccio breve, è solamente un problema di ignoranza dei fatti. Tutto lì, non sprecateci più tempo. Se nei programmi universitari non vengono presentate queste cose non è certo colpa loro, ma al massimo di chi ha deciso che fosse così. Ognuno in buona fede difende ciò che ritiene più giusto alla luce della propria conoscenza. Proprio questa mattina sentivo un passante esclamare: “Bisogna combattere l’ignoranza, ostrega”. Chiaramente, come l’intercalare fa intendere, si stava parlando dell’ignoranza degli altri, non della propria, dato che nessuno può sapere di esserlo, dato che se lo potesse sapere significherebbe che non è ignorante e si informerebbe. Ricordiamoci sempre che ognuno è consapevole solo di ciò che sa e mai di quello che non sa.
Il punto in questione, in realtà, nasce quando a difendere questi stendardi di luce nuova e brillante si ergono figure, delle quali continuo a far parte anche io, che sicure e certe della loro illuminata comprensione continuano a spingere verso la novità con concetti che sono da decine di anni andate nel dimenticatoio della scienza soppiantate da scoperte che dire fantascientifiche è poco.
La faccio breve: non può esistere nessuna connessione corpo-mente semplicemente perché non esiste nessuna differenza tra le due “cose”, e dato che sono un entità unica e quantisticamente inscindibile tutto ciò che le mette in relazione pecca ancor prima di aver iniziato a peccare.
Tutto ciò che la mente fa, non avrà una ricaduta sul corpo biologico perché la reazione è SINCRONA, istantanea, e quindi non differenziabile! E viceversa ogni percezione biologica, chimica del corpo non potrà avere una ricaduta sulla psiche perché se il cervello non avesse percepito quei “bocconi”, semplicemente, essi non potrebbero esistere. Se non esistesse la percezione elettrica di un evento qualsiasi, un cibo, una telefonata, la vista di qualcuno, un asteroide in testa, esso non avrebbe la possibilità di essere inteso come reale, materiale nel corpo umano.
Davvero continuare a volere creare connessione tra corpo e mente arrecherà tanti danni, perché distoglierà l’attenzione dalla più grande delle verità dove fino ad ora siamo arrivati: il corpo è una estensione visibile, materialmente sperimentabile, solo e soltanto dei processi di pensiero che la pongono in essere. Corpo e mente sono solo la stessa cosa su intenzioni energetiche, bande di frequenza, differenti: ma tra loro non c’è differenza nessuna!
E se non c’è differenza, non c’è un bel niente da connettere!
Questo è il senso dell’equazione originale di Paul Mourice Dirac, premio Nobel per la fisica, oltre che uno dei più grandi geni mai esistiti:
qualsiasi sistema sia mai stato in relazione con un altro, manterrà con esso una relazione al di là dei limiti dello spazio e del tempo; al variare di uno dei due sistemi, varierà istantaneamente anche l’altro; qualsiasi memoria contenuta in uno dei due, resterà per sempre accessibile e scaricabile dall’altro.
Io credo sia la più bella poesia mai scritta: tutto quello che esiste, dato che deriva dallo stesso momento creativo, atto divino o big bang che sia, è connesso GIA’ a qualsiasi altra cosa esista, per il solo fatto che la matematica e quell’equazione funzionano! Questo è amore cosmico, universale, divino, che va oltre i limiti del tempo, dello spazio, della materia e anche dei sentimenti stessi.
Qui saltano tutti i presupposti di eSTEtica camuffata da etica di tutti coloro che sentono la sofferenza degli altri, degli animali e non li vogliono mangiare, dei vegetali e dell’ecosistema intero: nulla, nemmeno il pc su cui state leggendo, lo sterco del rinoceronte, la nebulosa del granchio, il quark in fondo al nucleo dei resti di Hitler, il pennarello che usavate per pasticciare i fogli da piccoli, il gas di scarico della vostra auto, le scorie radioattive di Fukushima e qualsiasi altra cosa sia mai esistita e mai esisterà, è sempre stata connessa a voi, al di là dei nostri sforzi di volerli continuare a riunificare qui adesso.
Siamo noi con i nostri tentativi di connessione che ci mostriamo “sconnessi” dalla realtà delle cose.
Forse è arrivato il momento di smetterla.
Maurizio Forza